Sanremo 2015: Prima Serata
Contro tutte le aspettative, la prima serata del Sanremo di quest'anno è scivolata via leggera, senza intoppi, né cadute di stile (tranne un paio di cui parlerò dopo) in un clima tranquillo e ricco di positività. Fin dall'anteprima si è capito che tutto sarebbe stato incentrato fortemente (come mai prima) sulle canzoni e i cantanti; mezz'ora piena di un bel montaggio di interviste a tutti i partecipanti è stata un ottimo inizio, fresco, nuovo e diretto per entrare nel clima della serata.
Chiara ha subito rotto il ghiaccio con una bella
canzone, e sebbene mi piacerebbe che la sua musica si orientasse in modo più
deciso su altre atmosfere (più scure, intimistiche ed elettroniche) devo
ammettere di aver apprezzato molto la sua esecuzione solare e popolare.
Poco dopo arriva Alex Britti con un pezzo scritto
divinamente -credo il più bello della serata- ma interpretato secondo le sue
scarse possibilità; spero vivamente che questa canzone -che non vincerà il
festival- finisca presto tra le corde vocali di Mina, che saprebbe rendergli
giustizia come fece con Oggi Sono Io qualche anno fa.
Malika Ayane non brilla neanche stavolta per capacità
interpretative; chiariamo subito, il pezzo musicalmente è davvero ben scritto,
e anche se le parole poco si adattano alla musica, nel complesso la canzone
risulta interessante; ma lei come al solito sbaglia tutte le intenzioni. I
versi del ritornello così duri e impietosi andavano cantati con una voce più
scura, che desse profondità a quelle parole; fatta così invece sembra tutto
inappropriatamente leggero, ammiccante, bamboleggiante... completamente fuori
luogo.
Non infierirò sulla sua pronuncia.
Riguardo a Lara Fabian (che seguo con interesse da
quel primo, sorprendente Adagio) devo ammettere di essere rimasto interdetto;
non so cosa non sia andato nella sua esibizione, se qualcosa nel missaggio
l'abbia penalizzata, o se abbia avuto qualche problema vocale, ma è stata al di
sotto delle mie aspettative; molto meglio invece l'ascolto del singolo, sebbene
sia una canzone senza troppe pretese.
Ho, invece, molto apprezzato la canzone di Nek, bel
testo, gran bel 'tiro' e lui vocalmente in forma smagliante (forse la migliore
performance vocale della serata).
Io Sono Una Finestra -al di là del tema trattato
,ovviamente denso e toccante- è davvero una bella canzone di Grazia Di Michele,
a cui la partecipazione di Mauro Coruzzi aggiunge un tocco di carnalità che le
conferisce più pathos (forse a tratti troppo) e vigore. Decisamente una delle
esibizioni che ho apprezzato di più.
Annalisa ha una canzone dei Modà -e si sente- che
interpreta secondo le sue possibilità, senza brillare -neanche lei- di
innovazione; mentre Grignani (inascoltabile), Dear Jack (spompati) e Nesli danno
al pubblico l'occasione di poter fare altro (rigovernare la cucina, andare in
bagno...).
Come dicevo all'inizio, unici due punti di basso trash
sono toccati prima da Siani (con quella sua battuta indecente sul bambino
sovrappeso -decisamente da denuncia) e poi ovviamente dal pompatissimo Albano
-cui neanche la presenza delicata di Romina riesce a dare contegno- che farebbe
bene a smetterla con quei sovracuti ormai imbarazzanti e tornarsene nella sua
fattoria a fare olio e vino.
Belle le co-conduttrici (Arisa sopra tutte) che danno,
ciascuna a suo modo un tocco di freschezza e femminilità alla conduzione
davvero impeccabile di Carlo Conti, chiudendo con la bella cover de Il
Carrozzone cantata a due voci, forse solo un po' triste nella scarna messa in
scena.
Bello anche l'intervento di Tiziano Ferro -vocalmente
più in forma che mai- che regala momenti di profondità ed emoziona con le sua
canzoni.
Direi che, tutto sommato, come prima
serata Sanremo 2015 ha risposto pienamente alle aspettative; auguriamoci che si
continui così.
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