Sanremo 2015: I Video
Quello che resta di Sanremo, una volta finito il Festival, sono le canzoni che cominciano a girare in rete, nelle radio, su youtube (per chi ha fatto il video), e -ancora per poco- nei negozi di dischi.
Devo ammettere che, per alcuni pezzi,
l'ascolto del singolo ha ribaltato la prima impressione, non ha certo
modificato la mia idea complessiva riguardo al cantante o al pezzo in
questione, ma ben equalizzato, con la voce giusta, l'arrangiamento più
appropriato (e supportato da un buon video), e anche il pezzo più mediocre di
questo Festival riesce a sembrare interessante.
Caso lampante quello di Lorenzo Fragola;
nel singolo, infatti, con il suo arrangiamento ammiccante e la sua ritmica
incalzante, il pezzo viene fuori in maniera più decisa e studiata; certo, il
testo resta incomprensibile, ma il ritornello è di quelli fatti per entrarti in
testa e non uscirne mai più. Anche il video aiuta moltissimo, e Lorenzo, con
quella sua faccina da cucciolo bastonato, sembra pronto a infrangere i cuori
delle ragazzine molto più dei Dear Jack.
Anche la canzone di Alex Britti suona
molto meglio dal disco; con la voce messa bene, l'intonazione precisa, e le
intenzioni più controllate tutto assume un'aria più levigata e per questo
godibile. Resta l'impressione (come aveva già scritto qualcuno) che la canzone
potrà suonare divinamente tra le corde vocali di Mina, che ne potrebbe fare un
altro grande classico come fu per Oggi Sono Io.
La canzone di Chiara risulta fortissima su
disco come lo è stata live, sebbene -nel caso della cover- la sua magnifica Il
Volto Della Vita perda leggermente in forza e vigore rispetto all'esecuzione
con la grande Orchestra. Peccato che il suo video (che pure ha dentro una
storia carina girata con due attori molto bravi -soprattutto lei) non renda
giustizia ai colori di questa canzone, che mi faceva pensare a una storia
colorata, piena di sole e gente felice.
Riguardo a Il Volo, su disco le forzature
che poco ho apprezzato della voce di Piero Barone risultano -ovviamente- più
contenute, anche se la voce principale di Ignazio Boschetto resta un po' più
nascosta; molto carino nel loro caso il video, dove a un'impostazione
super-classica di luci e toni, si affiancano tre scenette che smorzano un po'
il lirismo e la seriosità del pezzo, stemperando l'atmosfera e rendendo il
tutto molto gradevole e fresco.
Bello anche il video di Anna Tatangelo, il
più orientato verso il personaggio (anche se -a tratti- sembra di vedere un
video di Mariah Carey); bello il lavoro sulle luci e le varie atmosfere, e
impagabili le immagini di lei con quello strascico nero che svolazza da
un'altalena rinchiusa in una gabbia (si saranno ispirati allo stranissimo video
di Sia?) che fanno anche da copertina all'album. Dunque bella canzone, bellissimo
video, grande voce, l'unico errore che lei e il suo staff stanno commettendo è
non fare nulla per renderla più simpatica alla gente; questo l'ha fatta
escludere dalla finale, non altro.
Il video di Malika, invece, confonde ancor
più le idee sul significato della canzone: per tutta la durata del pezzo, lei
canta appesa a una ruota da circo mentre un'altra sé stessa le tira dei
coltelli. Cosa vorrà dire? Che lei è il suo peggior nemico e che si costringe a
stare legata in una storia che non la soddisfa più, anche se nelle parole è lei
a sembrare propositiva rispetto al futuro e a chiedere a lui "se lo vuoi
rimani"? Oppure è lei che ripudia la sua immagine, tipo diva e donna? O
potrebbe essere una storia lesbo... diciamo che, a questo punto, ogni ipotesi è
valida tanto non ne verremo mai a capo.
Ma, il video più bello ed emozionante
(come la canzone che accompagna) è quello di Irene Grandi; qui la storia è
declinata in un'accezione materna molto profonda, il tutto si svolge su un
traghetto, che (fin dai tempi di Yentl) porta la protagonista da una vita
all'altra attraverso il mare; grandi sguardi, la presenza di un bambino,
l'isolotto con il faro, i capelli al vento... tutto porta a posizionare la
canzone nella zona 'romanzo'. Ottimo lavoro.
Così come un ottimo lavoro è stato fatto
con Io Sono Una Finestra, dove i corpi e le voci dei tue protagonisti si
confondono in un'altalenante dialogo con una grande finestra che ne riflette le
immagini; tutto girato di notte, con delle bellissime atmosfere urbane.
Insomma, come dicevamo, una manciata di
belle canzoni da questo Sanremo sono uscite, ora c'è solo da augurarsi che i
video le diffondano e le facciano apprezzare anche a chi solitamente non
ascolta la musica in italiano (e tra i giovanissimi sono la stragrande
maggioranza) e a chi non ha voluto guardare il festival in televisione; la
Musica quando è ben fatta dovrebbe essere libera e non conoscere barriere,
bandiere, status sociale, politica, dovrebbe essere un grido di gioia, di
dolore, di amore e bellezza da poter condividere trasversalmente fra tutti.
Questo sarebbe il vero successo.
Commenti
Posta un commento